La miopia è la più comune problematica della vista. Si tratta, dal punto di vista scientifico, di un difetto di refrazione, ossia riguardante la capacità, da parte dell’occhio umano, di mettere a fuoco le immagini in maniera nitida.
Come ben si sa, la miopia è un problema che coinvolge la visione degli oggetti lontani. Nella maggior parte dei casi, tende a fare la sua comparsa in età scolare, peggiorando man mano che l’individuo si sviluppa. Attorno ai 20/25 anni, si va generalmente incontro a una stabilizzazione e, nella maggior parte delle situazioni, gli aumenti sono configurabili come lievi.
Per quanto riguarda le cause, la scienza ha individuato un mix tra genetica – influisce, per esempio, la lunghezza dell’occhio – e stile di vita. In merito a quest’ultimo aspetto, si ricorda che tendono ad avere a che fare con un maggior rischio di miopia i bambini che passano molto tempo al chiuso esposti a fonti di illuminazione artificiali.
Dal momento che la miopia può rivelarsi fastidiosa, è naturale chiedersi quali siano, attualmente, le opzioni per trattarla. Scopriamone alcune nelle prossime righe di questo articolo.
La cura per la miopia
La cura per la miopia è fortemente personalizzata. Lo specialista, infatti, valuta la situazione tenendo conto innanzitutto di due aspetti, ossia l’età del paziente e l’entità del disturbo visivo. Fino all’adolescenza – 14/16 anni circa – gli oculisti tendono a orientarsi verso la prescrizione degli occhiali. Le lenti, a seconda dell’entità del difetto visivo, possono avere uno spessore diverso. Se il paziente è in grado di gestirle osservando le dovute norme igieniche e se non ha problemi di tollerabilità, si ricorre anche alle lenti a contatto.
Tornando un attimo agli occhiali, rammentiamo che, sempre sulla base della situazione clinica rilevata dall’oculista, si può ricevere la raccomandazione di indossarli sempre piuttosto che solo in alcuni momenti della giornata.
Sia nel caso degli occhiali sia in quello delle lenti a contatto, si ha a che fare con soluzioni economicamente onerose. Certo, lo Stato permette di recuperare le spese per la salute e negli ultimi anni sono stati proposti, complice la crisi provocata dall’emergenza sanitaria, diversi bonus utili al proposito. In entrambe le situazioni, però, si recupera solo parte di quanto speso.
Ecco perché, da diverso tempo ormai, sempre più persone stanno spostando l’attenzione verso i vantaggi della chirurgia. L’intervento con laser, proposto in Italia e non solo da diversi centri d’eccellenza come Vision Future, è sempre più popolare in quanto rappresenta una soluzione definitiva e rapida (si completa tutto in giornata).
L’approccio è quello della chirurgia refrattiva. L’oculista, con l’aiuto del laser, può lavorare in diversi modi. Tutto, anche in questo caso, dipende dal livello di miopia. In pazienti in cui il difetto è lieve o medio, si procede correggendo la curvatura corneale. In miopi gravi, invece, si interviene anche con l’impianto di lenti intraoculari.
Cosa sono di preciso? Come è chiaro dal nome, si tratta di lenti che vengono introdotte all’interno dell’occhio previa esecuzione di microincisioni. Sono molto simili alle lenti a contatto giornaliere.
A chi è adatta la chirurgia refrattiva?
La chirurgia refrattiva per la risoluzione della miopia, pur essendo oggettivamente comoda, non è adatta a tutti. Il paziente con le indicazioni perfette è una persona possibilmente di età superiore ai 20 anni, che abbia ricevuto la diagnosi del disturbo visivo da almeno un anno.
Una cosa basilare da ricordare riguarda il fatto che, quando ci si sottopone alla chirurgia refrattiva con il laser a eccimeri, si può dire addio agli occhiali e/o alle lenti a contatto non certo per sempre. Più o meno attorno ai 50 anni, infatti, si palesano altre problematiche che, pur essendo diverse dalla miopia, richiedono quasi sempre il ricorso ai sopra menzionati ausili.