È noto che prima dell’ovulazione avviene il picco di massima concentrazione dell’ormone LH: tale rilascio è stimolato dal precedente aumento di estrogeni che determinano a loro volta anche la produzione di muco cervicale fertile, altro segnale che ci dice che stiamo per ovulare.
L’ormone LH viene letto dai test ovulazione che si eseguono sulle urine. In commercio esistono tantissimi test, i più economici sono i test canadesi che risultano anche semplici da interpretare con poca esperienza.
Tenendo con la mano destra l’impugnatura dello stick, la prima banda che si trova sulla destra è quella di controllo, l’altra invece è quella di rilevazione dell’ormone. Il test è da considerare con risultato negativo quando compare la sola linea di controllo o se la linea dell’LH compare ma è di minore intensità di quella di controllo.
E’ importante seguire attentamente le istruzioni del produttore ed evitate di utilizzare il test nello stesso modo di un test di gravidanza. È necessario ricordare che se una linea dell’ormone risulta essere più chiara di quella del controllo, allora non è un risultato positivo.
Il test risulta positivo se e solo se sono visibili due linee di uguale intensità oppure se la linea dell’LH è più evidente della linea di controllo.
Il momento migliore per fare questi test canadesi è verso l’ora di pranzo, o comunque con la seconda pipì dalla giornata. Essendo poco dispendiosi molte donne, per individuare bene il picco, li ripetono due volte al giorno: pranzo e cena.
L’ andamento dell’ormone LH subisce un picco in prossimità dell’ovulazione, la sua concentrazione cioè aumenta rapidamente per poi calare, il tutto in poco tempo, ovvero una manciata di ore.
L’ ormone LH inizia ad aumentare circa 35-44 ore prima dell’ovulazione, raggiunge la sua concentrazione massima (il cosiddetto picco) circa 10- 12 ore prima dell’ovulazione e poi cala.
Questo andamento si può vedere dalla linea di riscontro che da quasi invisibile diventa via via più marcata per poi tornare a sparire, se si mettono in sequenza una serie di test fatti a distanza di ore.
Dopo il picco di LH e la conseguente ovulazione, la temperatura basale subisce un aumento evidente (mentre è difficile vedere il calo prima dell’ovulazione).
Per chi soffre di ovaio policistico o di squilibri ormonali, a un test ovulazione positivo non è detto che segua l’ovulazione. Per saperlo è necessario rilevare la temperatura basale che può confermare l’avvenuta ovulazione.
Non tutte ovulano esattamente a 17 ore dal picco, infatti ci sono situazioni in cui l’ovulazione avviene entro i primi due giorni che seguono l’ultimo test positivo. Questo si può rilevare monitorando la temperatura basale e facendo parallelamente i test ovulazione.
I test canadesi sono i più economici in commercio e si possono trovare in molti negozi online. Tipicamente una confezione di questi test contiene dai 50 ai 100 stick, che quindi permettono a costi molto bassi di fare i test su più cicli e di farne una serie a distanza di poche ore per leggere meglio il picco.