Ci sono studi che hanno dimostrato che la mancanza di vitamina D causa sintomi pruriginosi. Cerchiamo di capire insieme qualcosa di più.
Cos’è la vitamina D
La vitamina D, che prende il nome di vitamina del sole, non è altro che una sostanza liposolubile molto importante per la salute del sistema immunitario e delle ossa. Questa va ad accumularsi nel fegato e quindi non è necessario assumerla diversamente. È una sostanza che viene sintetizzata dalla pelle attraverso un’alimentazione ricca di cibi animali o attraverso i raggi solari. Solitamente coloro che seguono una dieta vegana soffre di carenza di vitamina D.
I sintomi iniziali della carenza di vitamina D
Quindi, come abbiamo potuto vedere, la vitamina D ricopre un ruolo molto importante per quanto riguarda il metabolismo del calcio e la calcificazione delle ossa. Una carenza di questa vitamina può causare:
- Malattia autoimmuni;
- Obesità;
- Infezioni frequenti;
- Osteomalacia;
- Rachitismo;
- Diabete;
- Dolori articolari e muscolari;
- Ansia eccessiva;
Il modo migliore di assicurarsi la giusta dose di vitamina D quotidiana, è quella di stare almeno 15 minuti al giorno sotto i raggi del sole, senza utilizzare nessun tipo di crema solare.
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Prurito e carenza di vitamina D: le patologie collegate
Vediamo insieme adesso le varie patologie causate da una carenza di vitamina D e che provocano prurito eccessivo alla pelle.
Psoriasi
Coloro che soffrono di psoriasi, hanno visto un notevole miglioramento attraverso l’esposizione quotidiana ai raggi solari, diminuendo drasticamente il prurito. Si tratta di una patologia cutanea che si presenta nel momento in cui il sistema immunitario invia segnali di pericolo falsi all’organismo che, come risposta, scatena un’infiammazione. Ed è la vitamina D a contrastare questa risposta.
Eczema
L’eczema è una patologia che può essere allevata assumendo supplementi di vitamina D. Nel caso in cui non si riesca a risolvere il problema nemmeno con l’assunzione di vitamina D, sarà necessario contattare il proprio medico.
Orticaria cronica e carenza di vitamina D
L’orticaria risulta essere un’eruzione cutanea caratterizzata dalla presenza di pomfi rosso che causano prurito e dolore cutaneo. I soggetti che ne soffrono, hanno molto spesso dei livelli di vitamina D bassi. Dopo una somministrazione di 4- 12settimane, la patologia riesce a diminuire in modo drastico. Per il momento non è stato ancora accertato che l’assunzione di vitamina D possa essere d’aiuto anche nei soggetti che soffrono di orticaria cronica.
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Prurito persistente e fegato intossicato
Nel momento in cui il fegato non è in grado di Depurare correttamente l’organismo, è possibile trovarsi di fronte a sintomi pruriginosi provocati da un eccesso di metalli pesanti, da tossine nel sangue o da radicali liberi.
Quindi è possibile anche trovarsi di fronte a casi di acidosi in quanto il fegato non riesce più ad eliminare le sostanze indesiderate. In casi del genere sarà necessario diminuire lo stress, seguire una dieta salutare e praticare esercizio aerobico.
Eccesso di vitamina D e prurito
Quindi, come abbiamo visto fino ad ora, la carenza di vitamina D può provocare diversi problemi al nostro organismo. Ma cosa accade quando questa è presente in quantità eccessiva? La vitamina D viene conservata nel fegato e quindi, se assunta eccessivamente attraverso supplementi vitaminici, è possibile che questa sostanza vada a danneggiare il fegato. Uno dei principali sintomi di questo problema è la presenza di pelle secca e di prurito molto forte.
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Come rimediare alla carenza di vitamina D
Il rimedio migliore per la carenza di vitamina D è quella di stare a stretto contatto con i raggi del sole. In inverno, il consiglio è quello di utilizzare dei supplementi di vitamina D utili per favorire lo stoccaggio all’interno del fegato.
In quali alimenti si trova la vitamina D
Inoltre, è molto importante sapere che la vitamina D è presente in diversi alimenti, come:
- Pesci grossi, tra cui salmone e sgombro;
- Latte;
- Burro;
- Uova.