Mai sentito parlare di moringa africana? Sebbene questa pianta sia stata inizialmente scoperta per le sue proprietà benefiche migliaia di anni fa, solo recentemente è diventata nota come uno degli integratori a base di erbe più imponenti sul mercato olistico della salute.
I vantaggi della moringa africana
Ad oggi, oltre 1.300 studi, articoli e relazioni si sono concentrati sui benefici della Moringa Oleifera (originaria dell’India, ma ormai coltivata in molte parti del mondo e soprattutto in Africa) e sulle sue capacità di guarigione, utili soprattutto in alcune parti del mondo che sono particolarmente sensibili alle epidemie e alle carenze nutrizionali. La ricerca mostra che quasi ogni parte della pianta può essere utilizzata in qualche modo, sia che si tratti di preparare un potente tè antiossidante, che di produrre una sostanza oleosa che lubrifica e nutre la pelle.
In tutto il mondo, la moringa africana viene utilizzata per il trattamento delle seguenti condizioni: malattie legate all’infiammazione, cancro, diabete, anemia, artrite e altri dolori articolari come i reumatismi; allergie e asma, costipazione, dolori di stomaco e diarrea; epilessia, ulcere, spasmi gastrici e intestinali, mal di testa cronico, problemi cardiaci compresa l’ipertensione; calcoli renali, ritenzione idrica, disturbi della tiroide, basso desiderio sessuale, infezioni batteriche, fungine, virali e parassitarie.
Tanti antiossidanti e composti antinfiammatori da non sottovalutare!
Secondo un rapporto pubblicato su una rivista americana, la moringa africana conterrebbe un mix di aminoacidi essenziali (i blocchi costitutivi delle proteine), fitonutrienti dei carotenoidi (gli stessi tipi trovati in piante come carote e pomodori), antiossidanti come la quercetina e composti antibatterici naturali che funzionano allo stesso modo di molti farmaci antinfiammatori. Proprio per il suo contenuto, si tratta di una pianta in grado di equilibrare la produzione di ormoni e di rallentare gli effetti dell’invecchiamento.
Uno studio del 2014 ha testato inoltre gli effetti della moringa africana e quelli delle foglie di amaranto su livelli di infiammazione e stress ossidativo nelle donne adulte in menopausa. Sapendo che i livelli di preziosi enzimi antiossidanti vengono colpiti durante il periodo post-menopausale, a causa della carenza di ormoni “giovanili” (tra cui gli estrogeni), i ricercatori hanno voluto indagare per capire se questi super-cibi potessero aiutare a rallentare gli effetti dell’invecchiamento, utilizzando antiossidanti naturali a base di erbe che bilanciano gli ormoni in modo naturale. Il risultato è stato estremamente positivo e incoraggiante.
La moringa africana aiuta a migliorare la salute dell’apparato digerente e non solo
Grazie alle sue proprietà antinfiammatorie, la moringa è stata usata in antichi sistemi di medicina come l’Ayurveda, per prevenire o trattare le ulcere dello stomaco, le malattie del fegato, i danni ai reni, le infezioni fungine o lievitanti (come la candida) e i disturbi digestivi. Un uso comune dell’olio di moringa aiuta infatti a potenziare la funzionalità epatica e quindi a disintossicare il corpo dalle sostanze nocive, come le tossine dei metalli pesanti. Secondo molti esperti, potrebbe anche essere in grado di aiutare a combattere i calcoli renali.
Infine, è utile sapere che la moringa africana contiene un tipo di acido chiamato acido clorogenico, che ha dimostrato di poter controllare i livelli di zucchero nel sangue e consentire alle cellule di assumere o rilasciare glucosio secondo le necessità. Questo dona alla moringa proprietà antidiabetiche e ormonali naturali. A parte l’acido clorogenico, contiene persino dei composti chiamati isotiocianati, che rappresentano una protezione naturale contro il diabete.