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Moringa e coltivazione: 4 suggerimenti che vi aiuteranno

La Moringa oleifera è una pianta tropicale/equatoriale che prende anche il nome di “albero dei miracoli”, proprio perché dotata di numerose proprietà nutrizionali e terapeutiche. È coltivata e usata fin dall’antichità, sia in cucina che da un punto di vista officinale. Ad ogni modo, quando si parla di moringa e coltivazione, è utile sapere che abbiamo a che fare con un albero che si sviluppa in altezza, soprattutto se trova le condizioni climatiche favorevoli. Prima di passare all’azione, dobbiamo informarci e capire se e come possiamo coltivare questa pianta dalle mille potenzialità… A questo proposito, ecco alcuni suggerimenti da non sottovalutare!

1.Moringa e coltivazione: dove piantarla?

La moringa, per le sue caratteristiche, è una pianta che può essere coltivata anche in Italia, ma solo in determinate zone geografiche: poiché si tratta di un albero che non resiste alle temperature fredde e al gelo, trova una perfetta collocazione in Puglia, Sicilia e Sardegna, regioni caratterizzate da clima mite nella maggior parte dell’anno. Il termometro non deve perciò scendere al di sotto dei 10 gradi e, soprattutto quando la pianta è ancora giovane, bisogna avere l’accortezza di coprire le radici con paglia asciutta, per proteggerla dall’umidità. In alternativa, coltivarla in casa può rivelarsi un’ottima soluzione.

2.Attenzione al fuoco!

Per conoscere tutto in materia di moringa e coltivazione, dobbiamo parlare di un altro nemico di questa pianta: il fuoco. In genere, nell’ambito agricolo, si bruciano spesso le sterpaglie e le erbacce in prossimità degli alberi, come pulizia preventiva anche al fine di evitare l’insediamento di afidi e altri insetti dannosi. Se tale operazione per gran parte delle piante è salutare, non lo è affatto per la moringa che, assorbendo dal terreno le particelle di tessuto bruciato, tende ad auto intossicarsi per poi seccare definitivamente. Pertanto, occorre porre attenzione su questo aspetto.

3.Moringa coltivazione: in casa dobbiamo fare così…

La moringa si sviluppa molto bene in campi e giardini, ma sono molti coloro che ne prediligono la coltivazione in vaso. I risultati sono abbastanza soddisfacenti, ma è bene utilizzare delle accortezze. Innanzitutto, è preferibile collocare la pianta in un vaso ampio, di ceramica e mai di plastica. Ciò viene consigliato perché, mentre la plastica è un materiale che impedisce la traspirazione delle radici, la ceramica agevola tale procedimento. Inoltre, altro dettaglio da non trascurare è l’esposizione alla luce: la moringa cresce meglio se posizionata frontalmente al balcone o alla finestra. Infine, bisogna considerare il riscaldamento: anche se è vero che la moringa è una pianta tropicale che ama il caldo, non si deve eccedere con il calore artificiale. Per questo motivo, è utile posizionarla in una zona irradiata dalla luce del sole e lontana da fonti di calore come termosifoni, caminetti, stufe o condizionatori d’aria.

4.La luce e l’acqua: ecco quel che serve

Quando si parla di moringa e coltivazione, occorre evidenziare un aspetto fondamentale: per il suo pieno sviluppo, deve avere un’esposizione in pieno sole (quindi scegliete le finestre migliori della casa o le aree più assolate del vostro giardino!) ed essere adeguatamente innaffiata o collocata vicino a fonti d’acqua. La pianta, anche dopo soli 11 mesi dall’impianto su terra, riesce a crescere e ad assumere un aspetto gradevole producendo i primi fiori.

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